RENE' DESCARTES ( 1596 - 1647) - RENATO CARTESIO -
Una delle figure più eminenti nella storia della matematica nella
Francia del 1600.
René Descartes era di famiglia agiata ed ebbe così modo di
ricevere una educazione completa al collegio dei gesuiti di La Flèche,
studiò diritto a Poitier, ove si dottorò.
Viaggò per un certo numero di anni come soldato in campagne militari.
A Parigi incontro padre Mersenne e venne in contatto con un circolo di scienziati
che discutevano e criticavano liberamente il pensiero peripatetico: Cartesio
finì per diventare il " padre della filosofia moderna"
In un famoso trattato del 1637 : " discorso sul metodo per ragionare bene e per cercare la verità nelle scienze " egli annuncia il suo programma di ricerca filosofica:
L'edificio del sapere tradizionale è pericolante, insicure sono
le sue basi. Uno dei principali problemi interpretativi riguardo a Cartesio
è di sapere se egli trovi già una situazione di distruzione
della cultura tradizionale, legata alla fede cristiana, ovvero se a tale
distruzione ponga mano lui stesso.
Per far ciò occorre anzitutto
fissare un metodo (un criterio a-priori che consenta di andare agli oggetti,
alla realtà, "armati" di un filtro con cui vagliare tutto).
Il metodo che Cartesio propone si articola in quattro punti, ma il fattore
più importante è quello della evidenza (di tipo matematico),
ossia della chiarezza e distinzione:
è accettabile come vero solo
ciò che si presenta come (perfettamente) chiaro e distinto.
La stessa
chiarezza che vale per la matematica deve valere per tutto il sapere.
In
particolare Cartesio sostiene:
1) L'EVIDENZA :" non accogliere mai nulla per vero, che non conoscessi
in modo evidente esser tale, cioè ... evitare accuratamente la precipitazione
e la prevenzione; e non comprendere nei miei giudizi se non quello che si
presentasse così chiaramente e distintamente alla mia mente, da non
lasciarmi possibilità di dubbio" (Discorso sul Metodo, ed. Gilson
[DM], I p., p.59)
2) ANALISI : " dividere ciascuna delle difficoltà da esaminare
in tutte le parti in cui fosse possibile e di cui ci fosse bisogno per meglio
risolverle" (DM, cit.60)
3) SINTESI "condurre con ordine i miei pensieri, cominciando
dagli oggetti più semplici e più facili a conoscere, per salire
a poco a poco, come per gradi, sini alla conoscenza dei più composti"
(DM, 60)
4) ENUMERAZIONE COMPLETA :"far dovunque delle enumerazioni così
complete e delle rassegne così generali, da essere sicuro di non
omettere nulla" (DM, 60)
in base a questo metodo si devono cercare i contenuti certi e indubitabili
del sapere: il primo oggetto, di cui possiamo essere certi non è
il dato sensibile, che ci può ingannare e non è nemmeno un
generico dato intelligibile (le verità matematiche), che potrebbe
esso pure essere frutto della potenza ingannatrice di un Essere soprannaturale:
è l'io, il cogito, se anche venissi ingannato su tutto, almeno non
lo potrei sul fatto che io penso;
da questa prima certezza, di me come esistente
pensante, << cogito, ergo sum>>
risalgo poi alla seconda:
esiste Dio, che causa:
a) la Sua idea
in me,
b) il mio io,
c) il perdurare nel tempo del mio io;
e infine raggiungo
la terza certezza:
esiste un mondo corporeo (e quindi io ho un corpo = la
mia res cogitans è unita a una res extensa), dato che i sensi sono
passivi di fronte al dato sensibile e Dio, creatore dell'io e delle idee
in esso contenute, non può ingannare facendoci credere riferite a
un mondo, idee che non lo fossero.
La scienza cartesiana incontrò grande favore per circa un secolo ma poi dovette cederre il passo alle argomentazioni di Newton.
Cartesio è l'inventore della GEOMETRIA ANALICA spiegata in un trattato
dal titolo: "La geometrie" nella quale viene data una interpretazione
geometrica dell'algebra. questo è il primo trattato che viene scritto
con un simbolismo molto simile al nostro: utilizza le ultime lettere dell'alfabeto
per designare le incognite e delle prime lettere dell'alfabeto per designare
i termini noti.
Inventò anche il metodo degli indici (come x2) per
esprimere le potenze dei numeri.
Inoltre formulò la regola, nota
come regola cartesiana dei segni, per trovare il numero delle radici positive
e negative di qualsiasi equazione algebrica l'uso del + e - di origine tedesca.
Nel trattato c'è comunque ben poco che assomigli alla trattazione
della geometria analica che viene svolta alle superiori..non viene fatto
uso sistematico di coordinate ortogonali, ma vengono usate anche quelle
oblique.
Nel trattato, come afferma lui stesso, viene fornito tutto
il necessario per lo studio delle linee curve e delle equazioni.
Nonostante le sue abilità matematiche non era un matematico di professione e La geometria fu solo un episodio della sua vita.
Nel 1969 Cartesio, su invito della Regina Cristina di Svezia si recò ad insegnare filosofia A Stoccolma dove fondo un'Accademia delle scienze.
Cagionevole di salute, morì nel 1650.
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