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PROGRAMMAZIONE PER IL WEB

STORIA - SCHEMA HTML - SCHEMA XHTML - SCHEMA XML - FOGLI DI STILE

INSERIRE ELEMENTI MULTIMEDIALI - COSTRUIRE UN SEMPLICE SITO

 

STORIA

HTML ( HYPER TEXT MARKUP LANGUAGE )

codice di marcatura ipertestuale del www.

I comandi HTML sono chiamati marcatori o tag e si inseriscono con un qualunque programma di video scrittura.

<istruzione> determina l’inizio di una marcatura, istruzione

</istruzione> determina la fine della marcaturane.

 

L'html viene ideato nel 1988 e utilizzato nel 1992 nel www.

Per sfogliare le pagine HTML si usano programmi chiamati browser : IE ( internet Explorer), OPERA, Mozilla Firefox, Netscape Navigator.
Per definire gli standard per le versioni del linguaggio html e la costruzione di pagine web, viene costituito nel dicembre del 1994 il Worl Wide Web Consortium (W3C) .
Nel 1996 il W3C ha rilasciato la versione definitiva di CSS1. Era questa la tecnologia destinata a definire la presentazione dei documenti. L'idea era chiara: HTML per la struttura, CSS per lo stile e il layout.

HTML 4

La versione HTML 4.01 viene rilasciata nel 1997, l'ultima raccomandazione dal W3C è la 4.01 del dicembre 1999.
Le pagine html che utilizzano questa versio devono indicarlo nel codice a inizio pagina in una dichiarazione chiamata DOCTYPE:
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN" "http://www.w3c.org/TR/1999/REC-html401-19991224/loose.dtd">
<html lang="it">

XLM

Nel 1996 si costituì l'XML Working Group ( ad opera di Tim Bray) nell'ambito del W3C per la necessità di un linguaggio di markup che offrisse maggiore libertà nella definizione dei tag pur rimanendo nell'ambito del rispetto di uno standard. XML è dunque un meta-linguaggio per definire la struttura di documenti e dati ed è utilizzato nella sua accezione più ampia come contenitore di informazioni. XML è una sorta di "super-linguaggio" che consente la creazione di nuovi linguaggi di marcatura:potente, flessibile è ormai uno standard dall'industria informatica. La prima specifica ufficiale (ottobre 1998) riporta come obiettivi: utilizzo del linguaggio su Internet, facilità di creazione , supporto di più applicazioni, chiarezza e comprensibilità. Nella visione di Tim Berners Lee è destinato ad essere il fondamento di un web finalmente universale.

XHTLM

XHTML=HTML + XML: l'evoluzione del linguaggio HTML è XHTML (eXtensible HTML), una ridefinizione di HTML secondo le regole di XML. Le differenze più evidenti per chi vuole passare da HTML a XHTML consistono in alcune regole sintattiche che possiamo così riassumere brevemente:
tutti i tag e i loro attributi sono espressi in minuscolo
• il documento deve essere ben formato e tutti i tag correttamente annidati.
• è obbligatorio inserire il tag di chiusura (ad esempio, se usiamo <p> dobbiamo chiudere con </p>)
• i valori degli attributi devono essere specificati tra doppi apici (ad esempio, <div class="top"> )
• i tag vuoti seguono la cosiddetta sintassi minimizzata (per esempio, il tag <br> diventa <br /> e il tag meta e img deve essere chiuso:<img src="images/artemate.gif" /> lasciando sempre uno spazio vuoto prima della chiusura per la compatibilità con vecchi browser!!!
• utilizzare l'attributo id al posto di name per identificare gli elementi di un documento.

Un potente strumento di conversione da HTML a XHTML è HTML Tidy ( su internet si trova tutta la spiegazione), la sottoscritta procede riscrivendo una pagina standard e poi ricopiando i contenuti.

Si chiama DTD (acronimo di Document Type Definition=definizione di tipo di documento ) la collezione di dichiarazioni che definisce la struttura legale, gli elementi, e gli attributi disponibili per questo linguaggio:

Tre le versioni :

1) XHTML 1.0 Pubblicata il 26 gennaio 2000 e seguita da una versione rivista dell'ottobre 2001. Con XHTML 1.0 il World Wide Web Consortium ha creato un linguaggio di transizione: passare ad XML ma mantenendo il più possibile la compatibilità con il passato.

-DTD Transitional: Basata sull'omologa DTD di HTML 4.0 è attualmente quella più usata.E' una sorta di passaggio verso una ridefinizione più rigida del linguaggio, mantenendo il massimo grado di compatibilità con i vecchi browser. Supporta tutti gli elementi e gli attributi di presentazione di HTML 4.0, anche quelli ritenuti sconsigliati. Se dovete e volete ancora usare le tabelle per il layout o fare uso del tag <font> è la DTD che fa per voi. Questo il DOCTYPE:

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Transitional//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-transitional.dtd">
<html xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xml:lang="it" lang="it">

- DTD Strict la DTD più rigida, centrata esclusivamente sulla struttura del documento e non supporta questi tag: :<applet>, <basefont>, <center>, <dir>, <font>, <frame>, <frameset>, <iframe>, <isindex>, <menu>, <noframes>, <s>, <strike>, <u> . non valgono anche gli attributi align, valign, border. No uso tabelle.

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Strict//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-strict.dtd">
<html xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xml:lang="it" lang="it">

-DTD Frameset :È identica alla Transitional, ma va usata quando si utilizzano i frame. L'unica differenza è in pratica la sostituzione del tag <body> con <frameset> nella pagina principale

2) XHTML Basic ( versione ridotta);

3) XHTML 1.1 (versione modulare) proietato verso il futuro. Nelle intenzioni del Consortium esso sarà la base per futuri linguaggi web estensibili e facilmente adattabili ad un ampio numero di dispositivi. È basato infatti sulla DTD Strict di XHTML 1.0: tutti gli elementi e gli attributi di presentazione sono definitivamente esclusi. mi sembra di aver capito che posso usare le tabelle.

La dichiarazione DOCTYPE può dunque fare riferimento solo ad una DTD e non a tre:

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.1//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml11/DTD/xhtml11.dtd">

La DTD XHTML 1.1 è diversa dalle precedenti poichè non contiene una lista di elementi e attributi con le regole che ne definiscono l'uso. È invece costituita da diverse dichiarazioni che includono altrettanti moduli. Nella DTD XHTML 1.1 un modulo viene caricato con questa dichiarazione (l'esempio fa riferimento all'inclusione del modulo form):
<!-- Forms Module ..... -->
<!ENTITY % xhtml-form.module "INCLUDE" >
<![%xhtml-form.module;[
<!ENTITY % xhtml-form.mod
PUBLIC "-//W3C//ELEMENTS XHTML Forms 1.0//EN"
"http://www.w3.org/TR/xhtml-modularization/DTD/xhtml-form-1.mod" >
%xhtml-form.mod;]]>

Con XHTML si torna ad un linguaggio che definisce solo la struttura. Semplicemente, se inserite elementi non supportati (font, larghezza per le celle di tabelle o margini per il body, per citare solo alcuni esempi) il documento non è valido. Quindi la formattazione si fa con i CSS ( fogli di stile ): mai più tag <font>, mai più gif di un pixel, niente più tabelle per il layout. Risultato: codice più pulito, più logico, più gestibile.

Un altro punto fondamentale è l'accessibilità: I documenti scritti in XHTML e validati sono naturalmente più accessibili. Da una parte la validazione richiede l'uso obbligatorio di funzionalità come il testo alternativo per le immagini. Dall'altra, una pagina che evita elementi non standard, ben definita nella struttura è di gran lunga meglio gestibile da browser alternativi come quelli vocali o testuali. Per questi aspetti è obbligatoria la lettura delle linee guida per l'accessibilità del contenuto Web rilasciate dal W3C.

Importante anche la portabilità cioè è la capacità/possibilità di un documento di essere visualizzato e implementato efficacemente su diversi sistemi: PC, PDA, cellulari WAP/GPRS, WebTV, variando il CSS.

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